Il gioco dei dadi rimane uno dei più antichi giochi mai esistiti e che tuttora viene praticato. Cambiano nel tempo le forme e le regole di questo gioco che a volte vengono riprese, a volte modificate o stravolte del tutto; ma il gioco dei dadi, in sostanza, non è mai scomparso dalle abitudini dell’uomo.
Uno studio attento delle origini di questi piccoli cubi ci conduce nelle terre orientali, terra nativa di molti giochi ancora oggi praticati. Ma non è facile seguire la ricostruzione precisa delle sue origini, perché questa si perde davvero nei meandri della storia più antica. Si è infatti stabilito con tutta certezza che i dadi sono nati prima di qualsiasi sistema di scrittura o di archiviazione, fatto che rende assai difficile, appunto, una ricostruzione storica, sia per quanto riguarda i tempi che i precisi luoghi.
Dadi artigianali sono stati ritrovati in varie tombe risalenti ai periodi più antichi della storia, e la loro diffusione copre tutto il mondo orientale. Non da meno, successivamente, l’utilizzo dei dadi da parte delle popolazioni greche e romane. I romani, del resto, erano conosciuti come assidui scommettitori: veri giocatori appassionati; nonostante le leggi dell’Impero Romano abbiano sempre condannato il gioco d’azzardo, primo fra tutti appunto quello dei dadi.
Nella Grecia antica, invece, si giocava d’azzardo con due dadi, o più spesso tre. I dadi di forma cubica sono i più usati ed i più popolari, ma esistono anche dadi di altre forme: vari tipi di poliedro con numeri di facce che vanno da quattro a venti.
Chi oggi lancia i dadi al casinò o online deve conoscere pochissime regole per giocare e divertirsi; i dadi, infatti, sono uno dei giochi più semplici ma avvincenti.
Il gioco attivo coinvolge un giocatore per volta, che diventa lanciatore, o shooter, e che cerca di realizzare coi suoi lanci le combinazioni di numeri vincenti; gli altri giocatori possono comunque scommettere sul risultato dei suoi lanci.
Le scommesse sono sostanzialmente di due tipi e si piazzano nella prima fase di gioco, sostanzialmente il primo lancio, detto “Come out roll”:
Pass line: si vince subito con il 7 o l’11 (natural); si perde invece subito se lo shooter realizza un 2, un 3 o un 12 (craps); si continua nel gioco, e la scommessa rimane sospesa, se lo shooter realizza qualsiasi altro numero, che diventa il punto di riferimento.
Don’t pass line: chi sceglie questa scommessa vince se la pass line perde (quindi vince con un 2, un 3); perde se la pass line vince (perde con il 7 e l’11). Se invece esce il 12 nulla di fatto.
L’azione di gioco prosegue nel “Come point” se al primo lancio è uscito un punto di riferimento (4,5,6,8,9,10). In questa fase il giocatore, per vincere insieme a chi ha scommesso sul pass line, deve ripetere con un lancio il punto di riferimento prima che esca il 7. Se esce il 7 lo shooter e i pass line perdono, mentre invece vincono i giocatori che hanno scommesso sul don’t pass line.
La fine del gioco è il “Sevening out” e si verifica se esce il 7. Il lanciatore ha perso, così come le puntate pass line. Vincono le don’t line e i dadi passano al giocatore successivo in senso orario.