Esistono diverse teorie riguardo la nascita del gioco del poker, alcune parlano di provenienza persiana, altre francese ed altre ancora italiana. Noi lasciamo semplicemente il giudizio agli esperti storici, sta di fatto che la grande diffusione del poker si è sviluppata poi in America. Chi di voi non ha almeno una volta visto giocare una mano di poker nei famosi films western americani? Altrettanto nei mitici spaghetti-western all’italiana… Forse è per questo che oggi come oggi le due versioni popolari rimangono il poker all’italiana e il poker all’americana.
Le differenze tra le due versioni non sono da poco; infatti, mentre il poker all’americana viene giocato con l’intero mazzo da 52 carte, nella versione all’italiana vengono usate un numero di carte proporzionato al numero dei partecipanti al tavolo:
– 32 carte per 4 giocatori (non giocano le carte dal 2 al 6)
– 36 carte per 5 giocatori (non giocano le carte dal 2 al 5)
– 40 carte per 6 giocatori (non giocano le carte dal 2 al 4)
Altra differenza sostanziale sta nel fatto che nel poker all’americana con 52 carte il full batte il colore, mentre nella versione italiana accade l’esatto contrario.
Esistono anche molte varianti del poker che oramai sono diventate famose come il poker classico; ad esempio la “Teresina” in cui si gioca con alcune carte scoperte. Anche in America esiste una versione famosissima della “Teresina” italiana: è il poker Texas Hold’em che nei casino territoriali e in quelli online viene giocato più spesso del poker normale.
Qualsiasi sia la versione del poker prescelta, l’obiettivo del giocatore è sempre quello di ottenere la mano migliore per incassare l’ammontare del banco. Il poker non è un gioco difficile o complicato: per giocare e vincere è necessario solo tenere bene a mente la scala delle combinazioni vincenti. Naturalmente, per sedersi ad un tavolo live, con veri giocatori collegati, sarà anche fondamentale imparare il “linguaggio” dei pokeristi, che poi rappresenta la vera magia del poker; qualche esempio: il “cip” è un invito a vedere le carte senza fare ulteriori rilanci; dire “parola” vuol dire passare temporaneamente la mano; si gioca al “buio” quando chi deve aprire la mano rilancia senza vedere le sue carte.
Si può imparare a parlare come un navigato pokerista con il tempo e l’esperienza; mai però sedersi ad un tavolo, reale o virtuale che sia, senza aver memorizzato la sequenza delle combinazioni vincenti. Eccola di seguito in ordine crescente:
Carta più alta
Coppia: due carte uguali
Doppia Coppia: due coppie di carte uguali
Tris: tre carte uguali
Scala: carte ordinate in scala numerica
Colore: carte tutte dello stesso seme
Full: un tris ed una coppia
Poker: quattro carte uguali
Scala colore: le carte sono in scala e dello stesso seme
Scala reale: una scala colore con l’asso.
Le regole fondamentali per districarsi egregiamente in una partita di poker classico o in una delle sue varianti sono tutte qui. Ah, importante: per aprire bisogna avere in mano almeno una coppia vestita!